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La Preghiera Vocazionale è un appuntamento vicariale mensile nato con l’intento di “tenere accesa la fiamma della preghiera per tutte le vocazioni”. E, per il Vicariato di Chioggia, si svolge nella chiesa del Seminario Vescovile, curata dal Centro Diocesano Vocazioni ogni primo giovedì del mese.

La preghiera si suddivide principalmente in tre momenti: la lettura della Parola, la riflessione di un sacerdote (preziose, per quest’anno, sono state le riflessioni di don Giuseppe Cremonese) e l’adorazione eucaristica: l’adorazione è un momento privilegiato per stare a “tu per tu” con Gesù Eucaristia, aiutati anche dall’ascolto di brani musicali, alcune letture spirituali e canti.

La Preghiera Vocazionale ha, poi, il suo “appuntamento culmine” nella Veglia Diocesana di Preghiera per le tutte le Vocazioni, che, per l’Anno Pastorale 2022-23, si è svolta nella serata di giovedì 27 aprile 2023 presso la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova di Rosolina (RO) ed è stata presieduta dal Vescovo Giampaolo Dianin.

Da un punto di vista personale, la Preghiera, per me, diventa davvero un momento in cui il tempo sembra fermarsi: mi aiuta a mettermi davanti al Signore per stare “solo” con Lui.
Spesso siamo travolti da molti impegni, dalla frenesia delle giornate ed è facile che anche la preghiera personale si trasformi in una tra le tante “cose da fare”, con il rischio che diventi semplicemente un’abitudine; invece, avere un luogo, anche fisico, aiuta a vivere un dialogo con Gesù più consapevole e
a guardare la propria fragilità sapendo che c’è Qualcuno che ti guarda e che ti sostiene anche quando la speranza può venire meno, una speranza che preghiamo possa essere per tutti i chiamati.

Dopo cinque anni di questo percorso, si è assistito a un numero crescente di presenze: un barlume che incoraggia ad andare avanti nella consapevolezza che ogni vocazione sboccia come dono di Grazia e, oggi più che mai, se ne sente il bisogno.

 

Giulia Alfiero
Membro del Centro Diocesano Vocazioni

Compensato, viti, tempere, pennelli, manichini, reti, una prua di una barca (vera!) e una stanza del seminario. Ebbene sì: anche se può sembrare strano, si può trovare tutto allestito in una stanza al piano terra del Seminario Vescovile della Diocesi di Chioggia.

La scena, che ritrae la narrazione della chiamata dei primi apostoli (Mt 4, 18-22), è ambientata ai tempi di Gesù: fa da sfondo, sulle pareti montate per l’occasione, il lago di Tiberiade, disegnato dalle mani preziose di Mariangela Rossi.
Chi entra si immerge nella scena quasi a diventare un pescatore tra i pescatori assieme agli apostoli Simone e Andrea e a Gesù. I personaggi vestiti con abiti dei giorni nostri, invece, aiutano a immedesimarsi nel racconto evangelico: l’intento è quello di comunicare che Gesù continua sempre a chiamare ognuno di noi e propone “Venite dietro a me”.
La scena può diventare anche la rappresentazione dell’episodio del ritorno di Gesù dopo la risurrezione sulla riva del mare di Tiberiade (cfr. Gv 21, 1-19), quando Egli si fa riconoscere come il Vivente ripetendo con gli apostoli il miracolo della pesca miracolosa e condividendo il pane e il pesce.

La realizzazione della stanza – accessibile a partire dal mese di maggio 2023 – è stata progettata principalmente come occasione per le giornate di ritiro rivolte alle bambine e ai bambini del catechismo e ai gruppi di giovani in cammino.
La stessa è stata curata dall’équipe del Centro Diocesano Vocazioni, con anche l’aiuto delle ragazze e dei ragazzi dei gruppi vocazionali. Il lavoro è stato impegnativo, oltre che lungo, ma fin da subito, in realtà, sì è rivelato essere una bella opportunità per condividere momenti insieme e un modo concreto per addentrarci in queste scene del Vangelo.

 

Federico Cerruti
Membro del Centro Diocesano Vocazioni

Tra il 27 e 28 dicembre 2022 si è svolta la fraternità invernale dei Gruppi Vocazionali Diocesani “Il Mandorlo” e “Il Sicomoro”. Le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 17 anni hanno vissuto insieme agli educatori del Centro Diocesano Vocazioni due giorni all’insegna della condivisione e dell’amicizia in Cristo.

Il primo giorno ha visto il gruppo in uscita presso i Missionari Saveriani di Vicenza. Qui i giovani partecipanti (circa 25) hanno potuto conoscere la realtà dell’Istituto religioso che si è preso a cuore la missione di dare compimento al sogno che fu di San Francesco Saverio di portare il messaggio evangelico in Asia e, in particolare, tra le popolazioni della Cina e del Giappone. Padre Silvano, priore della comunità, ha sottolineato poi la testimonianza di amore e di fede di sei missionari saveriani martirizzati nel Novecento. Anche lui ha condiviso la missione di un suo confratello martirizzato in Burundi.

Nel pomeriggio, le ragazze e i ragazzi hanno visitato la suggestiva mostra di presepi lì presenti provenienti dai cinque continenti.
Dopo il tempo del gioco e di meditazione e condivisione, si è terminato con la celebrazione della Santa Messa.

Il giorno seguente, l’omelia del Vescovo Giampaolo durante la celebrazione dell’Eucaristia è stata fonte di profondi spunti di riflessione per le ragazze e i ragazzi, i quali si sono trovati a meditare sulle figure di Giuseppe ed Erode e sul loro modo di rispondere alla novità di un Dio che si fa carne, che si fa bambino e che scombina le aspettative umane e che chiede a Giuseppe la sua custodia.
Nel pomeriggio, infine, gli stessi, divisi in gruppi, hanno attualizzato il Vangelo mediante scenette da loro preparate traendo da queste significative riflessioni sulla fede in Dio e su esempi di nuovi “Giuseppe” ed “Erode”.

Daniele Mozzato
Membro del Centro Diocesano Vocazioni

“Io ho scelto voi”

Il primo appuntamento dell’Anno Pastorale 2022-23 per i ragazzi dei Gruppi Vocazionali “Il Mandorlo” e “Il Sicomoro” si è svolto nel pomeriggio di domenica 9 ottobre 2022, presso il Seminario Vescovile Diocesano. Trattandosi di una proposta realizzata nel corso del mese missionario, si è voluto dare queste tinte all’incontro, facendo vivere alle ragazze e ai ragazzi la testimonianza di due religiose originarie del Burundi, Suor … Continua a leggere “Io ho scelto voi” »

Il giorno giovedì 13 ottobre 2022 prenderà avvio la tradizionale proposta di preghiera mensile per tutte le vocazioni: si tratta di una serie di appuntamenti che, promossi dal Centro Diocesano Vocazioni e rivolti ai Vicariati di Chioggia e di Sottomarina, propone un momento di preghiera e di riflessione collettive, intervallate dal canto e dall’adorazione personale silenziosa.

Tutti gli incontri si svolgeranno presso la chiesa del Seminario Vescovile Diocesano a partire dalle ore 21:00 e si inseriranno nel percorso tematico scelto a livello diocesano per l’Anno Pastorale 2022-23, che avrà ufficialmente inizio il giorno sabato 1° ottobre 2022: “Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta” (Lc 10, 42).

A partire dal mese di ottobre 2022, riprenderanno le proposte dei Gruppi Vocazionali “Il Mandorlo”, “Il Sicomoro” e “Il Cedro”: si tratta di una serie di appuntamenti che, rispettando una cadenza mensile nel corso dell’anno pastorale che prenderà ufficialmente avvio nelle prossime settimane, si svolgeranno – come regola generale – presso il Seminario Vescovile Diocesano, dalle ore 15:30.

Per la richiesta di informazioni, è possibile contattare don Giovanni Vianello, Direttore dell’Ufficio Diocesano Vocazioni (+39 349 291 4796), o, in alternativa, scrivere un messaggio di posta elettronica all’indirizzo ‘cdvocazionichioggia@gmail.com‘.

Ritorna, rinnovata, l’esperienza di Shemà – Chiamati a godersi la vita.
Tempo di ascolto della Parola, della vita dei testimoni, del Signore Gesù nell’Eucaristia, nella fraternità e nell’amicizia di coetanei giovani, che scoprono la bellezza dello stare insieme.

E chi ci prende per mano in questo cammino?

Maria, la giovane di Nazareth, che ha permesso a Dio di farsi come noi; Lei che decide, si alza e in fretta va a trovare la cugina Elisabetta.
Sarà l’occasione un venerdì al mese per prepararci a Lisbona 2023, per la Giornata Mondiale della Gioventù assieme a Papa Francesco.

 

Si è svolta venerdì scorso, 13 maggio (commemorazione dell’Apparizione della Beata Vergine Maria a Lucia, Francesco e Giacinta a Fatima), presso il Duomo di San Mauro di Cavarzere, la Veglia Diocesana di Preghiera per le Vocazioni, organizzata dal Centro Diocesano Vocazioni e presieduta dal Vescovo Giampaolo.

La Veglia, sulla scia di quanto proposto dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni, ha avuto come tema principale “Fare la storia” e come testimone speciale proprio il nostro Vescovo, alla sua prima presenza a questo particolare momento di preghiera nella nostra Diocesi, che, forte dei molti anni trascorsi come accompagnatore dei seminaristi della Diocesi di Padova, ha portato la sua esperienza personale e condivisa di vocazione.

Parlando di vocazione molti ne vedono il compimento del progetto di Dio sulla vita di ognuno di noi. Il Vescovo, però ha preferito usare un termine diverso: la vocazione altro non è la ricerca, da parte dell’uomo, del sogno che Dio ha per ognuno. È Dio che ci chiama a scoprire e a vivere con lui ciò che egli sogna per noi e per la nostra felicità. Il nostro, infatti, non è un Dio che impone programmi o progetti che egli ha ideato. Il nostro Dio è un Dio che prende ognuno per mano e lo chiama alla ricerca della felicità piena e vera, sia essa nel ministero ordinato, in una speciale consacrazione o nella vita matrimoniale. Ogni vocazione, infatti, non si fa da sola, non si fa senza che ciascuno di noi ci abbia messo del proprio, poiché Dio ci ha voluto nella storia non come spettatori ma come protagonisti, cooperatori della sua opera perché possiamo dirla anche nostra.

Parlando poi di chiamata, il vescovo Giampaolo ha ripercorso quelle che sono le fondamentali chiamate dell’esistenza umana. La prima è la chiamata alla vita, prima e più grande vocazione, per la quale dobbiamo saper ricercare il modo di spendere al meglio l’immenso dono che abbiamo ricevuto. La seconda è la chiamata alla fede cristiana, ricevuta mediante il sacramento del Battesimo, dalla quale poi scaturiscono le altre grandi chiamate dell’uomo. La vocazione coniugale, per la quale gli sposi sono chiamati a essere nella Chiesa e nel mondo testimoni del dono della vita e dell’amore che hanno celebrato. E infine tutte quelle chiamate di speciale consacrazione a Dio, da quella alla vita virginale, passando per quella alla consacrazione particolare e arrivando fino al dono totale della propria vita per gli altri nel ministero ordinato, a imitazione di Gesù Cristo.

Proprio in riferimento al tema principale della Veglia, il Vescovo Giampaolo ha evidenziato come la chiamata all’ordine presbiterale sia appieno un modo per “fare la storia”. La vocazione al sacerdozio, infatti, si inserisce nella storia di chi riceve questa speciale chiamata e diviene una via per fare una storia nuova, dove la volontà del Signore – amare – si fa, nel senso transitivo del verbo fare. Nella vita di un prete, infatti, la volontà di Dio, dapprima in via di realizzazione, cresce e matura all’interno di una comunità che non deve mai smettere di pregare il Padrone della messe perché mandi nuovi operai alla sua messe e perché mantenga santi e ferventi nella fede quelli che hanno già intrapreso questo cammino.

Al termine della veglia, dopo aver ringraziato il coro di Ca’ Bianca che ha animato questo intenso momento di preghiera assieme al suono della cetra di alcune suore del Santo Volto e tutti i numerosi fedeli partecipanti, don Giovanni VianelloDirettore dell’Ufficio Diocesano Vocazioni – ha ricordato i prossimi appuntamenti per i gruppi vocazionali della nostra Diocesi e, in particolare, il campo estivo nei luoghi di Santa Caterina da Siena e degli altri testimoni di fede delle terre toscane.

Daniele Mozzato
Centro Diocesano Vocazioni

Vocazione. A sentire questa parola qualcuno potrebbe pensare a qualcosa del proprio passato o, più in generale, soltanto a qualcosa che interpellava la gente di qualche tempo fa; qualcun altro invece potrebbe immaginare un futuro tanto desiderato: donarsi totalmente nella vita matrimoniale, oppure sacerdotale, oppure consacrata, o ancora missionaria, e chissà quante altre declinazioni si potrebbero elencare. Certo, la vocazione è qualcosa che ha a che fare con la vita, sicuramente del passato e anche del futuro, ma ciò che lega tutta la storia personale e comunitaria è che ciascuno è chiamato nel presente a fare la storia.

È proprio questo il titolo della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni di quest’anno, che si svolgerà domenica 8 maggio: “Fare la storia” (FT 116). E sarà anche il tema che ci accompagnerà nella Veglia Diocesana per le Vocazioni, che si svolgerà nella parrocchia di San Mauro a Cavarzere il 13 maggio alle ore 21:00 e alla quale tutti siamo invitati a partecipare.

“Fare la storia” non è parte di un tempo o del futuro, ma del presente. Siamo chiamati a spendere la vita oggi, è una responsabilità che ciascuno può coltivare giorno dopo giorno rispondendo a Cristo, il vivente che interpella ogni istante e chiede: “Mi ami tu? Mi ami tu più di ogni altra cosa?”, allora “Vieni e seguimi”. Ogni volta ci troviamo a dare risposta a questa domanda, non ci scopriamo più soli. Se disponibili a Dio, Cristo fa comunione con noi e ci dona d’essere più fratelli e solidali con tutti.

In questo sito, possiamo trovare dei materiali utili all’animazione vocazionale nelle nostre comunità (sezione ‘Materiali Animazione Vocazionale‘): una proposta di Rosario, delle preghiere dei fedeli, alcune schede per aiutare la riflessione con i bambini e ragazzi del catechismo, il collegamento con il sito dell’Ufficio Nazionale per proposte ad adulti.

Il Vescovo Giampaolo qualche tempo fa, in un incontro del clero, ha sollecitato tutti i sacerdoti a diventare animatori vocazionali nelle proprie comunità. È un’occasione per fare storia nelle comunità, magari insieme agli operatori pastorali. Grazie di cuore a quanti continuano a pregare partecipando alle veglie mensili per le vocazioni (nei vicariati o nelle parrocchie dove vengono proposte) o attraverso l’adesione al Monastero Invisibile; grazie a quanti continuano a operare perché ogni seme trovi terreno buono dove crescere, attraverso proposte precise o l’accompagnamento personale. A tal proposito il Centro Diocesano Vocazioni, anche per quest’anno, propone un campo estivo rivolto a ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, dal 22 al 27 agosto, a Siena e dintorni.

 

Don Giovanni Vianello
Direttore Ufficio Diocesano Vocazioni

Nel corso del mese di maggio 2022, avranno luogo due importanti appuntamenti di annuncio vocazionale sul tema “Fare la storia” (Papa Francesco, Fratelli tutti, 116): si tratta della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, indetta per domenica 8, e della Veglia Diocesana di Preghiera per le Vocazioni, che, presieduta dal Vescovo Giampaolo, si terrà il giorno venerdì 13 maggio, a partire dalle ore 21:00, presso il Duomo Arcipretale di San Mauro di Cavarzere (VE).

Fare è un verbo generico che usiamo per tantissime declinazioni, ma è una parola che indica concretezza, manualità, creatività, coinvolgimento. Chiede di non stare a guardare, di prendere parte, di schierarsi, di non rimanere neutrali, di non stare con le mani in mano. La vocazione non accadrà, non scenderà dal cielo già tutta compiuta, come un progetto già tutto pronto confezionato in ogni dettaglio dalle mani di Dio. La ricerca vocazionale e il suo discernimento chiede responsabilità, quella abilità a rispondere che coinvolge la nostra libertà, le nostre mani, il nostro fare.

Lungi dal declinarsi in un mero attivismo, fare la storia – fare la vocazione – significa immergersi nell’oggi senza timori né paure per ascoltarne gli appelli, per intuire nei rivoli del tempo la voce dello Spirito che invita e domanda una risposta. Sono là, nella realtà, i luoghi e i volti delle persone per i quali e insieme alle quali riconoscere la possibilità di donare la vita per amore, di spenderla, versarla perché possa diventare vita a sua volta, generare nuova storia, portare avanti il Regno di Dio.

«Fare la storia» non è ‘diventare qualcuno’. La vocazione – si sa – parte dalla sperimentata libertà che viene dal Battesimo, dal sapersi riconosciuti e conosciuti come figlie e figli amati, unica direzione che libera dalla brama di guadagnare un posto al sole. Fare la storia, compiere la propria vocazione insieme ad altri è acquisire la giusta misura di sé, sapere di poter compiere il bene, oggi, in questo fazzoletto di terra che è l’unico luogo nel quale seminare le proprie energie, la propria vita per il bene, nella vita di Dio. «Fare la storia è sentire la responsabilità del tempo, del mondo, di ogni uomo è vivere nella solidarietà autentica che ci permette di pensare e agire in termini non di singoli ma di comunità.

«Fare la storia». La vocazione è un’opera artigianale che non si può compiere da soli – senza un Maestro e senza la Chiesa – ma che esige la risposta di ognuno: «Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà – non ti darà la vita piena – senza di te» (Agostino). La vocazione è una missione da compiere (cf. EG 273) una impresa da portare a termine (Gdt 8,32): c’è una storia da fare, insieme al Signore, insieme agli altri, spendendo la vita nell’amore. La storia, la vita, la vocazione si fa nel concreto di un presbiterio, di una comunità di vita consacrata, di una determinata missione, di una comunità monastica, di una consacrazione a servizio di una precisa Chiesa locale nella quale si è colto l’invito a darsi la vita, reciprocamente.

(Don Michele Gianola, Direttore UNPV)


In accoglienza dell’invito espresso recentemente da parte del Vescovo Giampaolo, affinché ciascun sacerdote – con il supporto degli operatori delle Unità Pastorali e delle parrocchie di riferimento – possa dedicarsi attivamente all’animazione vocazionale, il Centro Diocesano Vocazioni ha predisposto una serie di materiali, che, da un lato, possano fornire degli spunti contenutistici e, dall’altro, possano suggerire delle ipotesi di preghiera e di lavoro per le comunità e per le singole realtà esistenti all’interno delle stesse: il tutto sarà disponibile, a partire dal giorno giovedì 28 aprile 2022, accedendo alla sezione ‘Materiali Animazione Vocazionale‘ del presente sito.