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Domenica 18 giugno, i gruppi vocazionali diocesani “Il Mandorlo” e “Il Sicomoro” hanno potuto vivere un’intensa giornata, prima alla Società Missioni Africane (SMA) a Teolo e, successivamente, in visita alla Basilica di Sant’Antonio e alla Basilica di Santa Giustina a Padova.

Arrivati alla casa della SMA, siamo stati accolti da Padre Dario, Suor Giuliana e Suor Mary, i quali, dopo una breve presentazione e introduzione, ci hanno raccontato della loro vita e dello scopo della Società Missionaria.
Tra le cose sorprendenti, la mostra di una collezione di cimeli appartenenti a varie tribù dell’Africa sub-sahariana, come ad esempio: le maschere rituali, statuine che rappresentano dei proverbi, utensili da lavoro e strumenti musicali.
Vi è stata, inoltre, la visita alla cappella caratterizzata dalla presenza di oggetti della cultura tradizionale africana e di simboli di altre religioni. Tutto pensato per esprimere quanto ogni cultura e religione porti in sé i “semi del Verbo” ed è dunque segno di una via buona che può condurre alla conoscenza di Cristo come salvatore.
Il Vangelo del giorno e la successiva omelia di Padre Dario, durante la Messa, ci hanno permesso di comprendere meglio il senso della missione.

Le parole di San Matteo apostolo, «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date», hanno ispirato il
predicatore e anche la testimonianza di Suor Mary, la quale ha spiegato a noi ragazzi come gli africani si sentano debitori verso i missionari per aver annunciato la Buona Novella.
Proprio l’annuncio del Vangelo ha permesso loro di essere uniti e di vivere in pace, nonostante le varie differenze culturali e religiose.

Nel pomeriggio ci siamo diretti verso la Basilica del Santo, dove abbiamo potuto ammirare le opere di quell’antica chiesa e pregare alla tomba del Santo.

L’ultima tappa è stata la visita alla Basilica di santa Giustina, dove sono conservate le reliquie di san Luca
evangelista, di santa Giustina, di san Mattia e di altri santi martiri.
La visita, inoltre, è stata arricchita dall’incontro con la guida, Giovanni, che si è soffermato nello spiegare il coro ligneo del presbiterio in cui sono incise scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. E, per concludere, abbiamo osservato da vicino la tela raffigurante il martirio di Santa Giustina.

Nicola Chieregato
Giovane in cammino

Casa Sant’Andrea è la Comunità vocazionale del Seminario Vescovile di Padova. Si trova in comune di Rubano, nella sede dell’ex Seminario Minore. In questa Casa, vivono per un periodo variabile di tempo (uno o due anni) dei giovani in discernimento vocazionale insieme al direttore (da quest’anno, Don Mattia Francescon) e un animatore spirituale (attualmente Don Paolo Zaramella). La struttura è predisposta per ospitare gruppi di persone e, durante l’anno, vengono accolte delle fraternità di giovani (maschi e femmine) che vivono per un mese nella Casa seguiti da una guida spirituale: vivono alla mattina e alla sera dei momenti comuni di preghiera e condivisione sulla Parola di Dio, mentre, durante la giornata, ognuno si dedica alle proprie attività (lavoro, università, ecc.).

Ad oggi posso dire di essere molto contento ed entusiasta dell’esperienza che da novembre sto vivendo a Casa Sant’Andrea: convivere con altri giovani in discernimento e crescere insieme a loro nella fede è per me motivo di grande gioia. Il clima è familiare e gioioso, sebbene in alcuni momenti la vita comunitaria faccia emergere delle piccole difficoltà. Da quando vivo lì, ho maturato diversi aspetti interiori su me stesso che prima non consideravo e noto come io stia muovendo dei passi verso una fede più profonda e consolidata, anche grazie all’aiuto dei formatori che ho trovato. Inoltre, sto avendo modo di approfondire il mio rapporto con il Signore e scoprendo pian piano a cosa Egli mi chiama.

 

Marco Bagatella
Giovane della Diocesi di Chioggia in ricerca