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“Un meraviglioso poliedro” (Christus vivit, 207) è il tema della 60^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Il 30 aprile, quarta domenica del tempo di Pasqua, in cui sentiremo nel Vangelo le parole di Gesù “Io sono la porta delle pecore”, la Chiesa prega in maniera particolare per tutte le Vocazioni e, per la nostra Chiesa diocesana, si celebrerà anche la Giornata del Seminario.

Non si tratta di un sormontarsi di ricorrenze, bensì di un’occasione per comprendere come tutte le vocazioni si intreccino e si arricchiscano a vicenda, ma di questo faremo un approfondimento nel prossimo numero del settimanale diocesano. Invece, interessante è ora guardare all’immagine offertaci per comprendere questa ricchezza vocazionale.

Infatti, l’immagine, che l’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni ha scelto per quest’anno come esplicativa del titolo, dice la pluralità delle vocazioni e la loro complementarietà.
Come spiega don Michele Gianola, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni: «Il movimento che si innesca tra le diverse facce del poliedro rappresentato intende descrivere la circolarità dell’annuncio reciproco e la tridimensionalità ci ricordano la varietà dei punti di osservazione e l’invito ad imparare gli uni dagli altri. In basso a destra la realizzazione grafica sembra lasciar trasparire il rosone di una cattedrale stagliato su una croce che vuole somigliare ad una porta di ingresso che invita ad entrare per poter conoscere la bellezza della varietà dei doni dello Spirito come in una rinnovata Pentecoste. Il poliedro rappresentato vuole essere meraviglioso non per nascondere i limiti della Chiesa ma per alzare lo sguardo e cogliere la promessa dello Spirito che la rende “sempre nuova nonostante le sue miserie” (Francesco, Christus vivit, 207)».

Se la quarta domenica di Pasqua ricorrerà la 60^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, il giovedì che la precede, 27 aprile 2023, il Vescovo Mons. Giampaolo Dianin presiederà la Veglia Diocesana di Preghiera per le Vocazioni nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova in Rosolina alle ore 21:00 dove tutti siamo invitati a partecipare.

 

Don Giovanni Vianello
Direttore dell’Ufficio Diocesano Vocazioni

Vocazione. A sentire questa parola qualcuno potrebbe pensare a qualcosa del proprio passato o, più in generale, soltanto a qualcosa che interpellava la gente di qualche tempo fa; qualcun altro invece potrebbe immaginare un futuro tanto desiderato: donarsi totalmente nella vita matrimoniale, oppure sacerdotale, oppure consacrata, o ancora missionaria, e chissà quante altre declinazioni si potrebbero elencare. Certo, la vocazione è qualcosa che ha a che fare con la vita, sicuramente del passato e anche del futuro, ma ciò che lega tutta la storia personale e comunitaria è che ciascuno è chiamato nel presente a fare la storia.

È proprio questo il titolo della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni di quest’anno, che si svolgerà domenica 8 maggio: “Fare la storia” (FT 116). E sarà anche il tema che ci accompagnerà nella Veglia Diocesana per le Vocazioni, che si svolgerà nella parrocchia di San Mauro a Cavarzere il 13 maggio alle ore 21:00 e alla quale tutti siamo invitati a partecipare.

“Fare la storia” non è parte di un tempo o del futuro, ma del presente. Siamo chiamati a spendere la vita oggi, è una responsabilità che ciascuno può coltivare giorno dopo giorno rispondendo a Cristo, il vivente che interpella ogni istante e chiede: “Mi ami tu? Mi ami tu più di ogni altra cosa?”, allora “Vieni e seguimi”. Ogni volta ci troviamo a dare risposta a questa domanda, non ci scopriamo più soli. Se disponibili a Dio, Cristo fa comunione con noi e ci dona d’essere più fratelli e solidali con tutti.

In questo sito, possiamo trovare dei materiali utili all’animazione vocazionale nelle nostre comunità (sezione ‘Materiali Animazione Vocazionale‘): una proposta di Rosario, delle preghiere dei fedeli, alcune schede per aiutare la riflessione con i bambini e ragazzi del catechismo, il collegamento con il sito dell’Ufficio Nazionale per proposte ad adulti.

Il Vescovo Giampaolo qualche tempo fa, in un incontro del clero, ha sollecitato tutti i sacerdoti a diventare animatori vocazionali nelle proprie comunità. È un’occasione per fare storia nelle comunità, magari insieme agli operatori pastorali. Grazie di cuore a quanti continuano a pregare partecipando alle veglie mensili per le vocazioni (nei vicariati o nelle parrocchie dove vengono proposte) o attraverso l’adesione al Monastero Invisibile; grazie a quanti continuano a operare perché ogni seme trovi terreno buono dove crescere, attraverso proposte precise o l’accompagnamento personale. A tal proposito il Centro Diocesano Vocazioni, anche per quest’anno, propone un campo estivo rivolto a ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, dal 22 al 27 agosto, a Siena e dintorni.

 

Don Giovanni Vianello
Direttore Ufficio Diocesano Vocazioni

Nel corso del mese di maggio 2022, avranno luogo due importanti appuntamenti di annuncio vocazionale sul tema “Fare la storia” (Papa Francesco, Fratelli tutti, 116): si tratta della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, indetta per domenica 8, e della Veglia Diocesana di Preghiera per le Vocazioni, che, presieduta dal Vescovo Giampaolo, si terrà il giorno venerdì 13 maggio, a partire dalle ore 21:00, presso il Duomo Arcipretale di San Mauro di Cavarzere (VE).

Fare è un verbo generico che usiamo per tantissime declinazioni, ma è una parola che indica concretezza, manualità, creatività, coinvolgimento. Chiede di non stare a guardare, di prendere parte, di schierarsi, di non rimanere neutrali, di non stare con le mani in mano. La vocazione non accadrà, non scenderà dal cielo già tutta compiuta, come un progetto già tutto pronto confezionato in ogni dettaglio dalle mani di Dio. La ricerca vocazionale e il suo discernimento chiede responsabilità, quella abilità a rispondere che coinvolge la nostra libertà, le nostre mani, il nostro fare.

Lungi dal declinarsi in un mero attivismo, fare la storia – fare la vocazione – significa immergersi nell’oggi senza timori né paure per ascoltarne gli appelli, per intuire nei rivoli del tempo la voce dello Spirito che invita e domanda una risposta. Sono là, nella realtà, i luoghi e i volti delle persone per i quali e insieme alle quali riconoscere la possibilità di donare la vita per amore, di spenderla, versarla perché possa diventare vita a sua volta, generare nuova storia, portare avanti il Regno di Dio.

«Fare la storia» non è ‘diventare qualcuno’. La vocazione – si sa – parte dalla sperimentata libertà che viene dal Battesimo, dal sapersi riconosciuti e conosciuti come figlie e figli amati, unica direzione che libera dalla brama di guadagnare un posto al sole. Fare la storia, compiere la propria vocazione insieme ad altri è acquisire la giusta misura di sé, sapere di poter compiere il bene, oggi, in questo fazzoletto di terra che è l’unico luogo nel quale seminare le proprie energie, la propria vita per il bene, nella vita di Dio. «Fare la storia è sentire la responsabilità del tempo, del mondo, di ogni uomo è vivere nella solidarietà autentica che ci permette di pensare e agire in termini non di singoli ma di comunità.

«Fare la storia». La vocazione è un’opera artigianale che non si può compiere da soli – senza un Maestro e senza la Chiesa – ma che esige la risposta di ognuno: «Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà – non ti darà la vita piena – senza di te» (Agostino). La vocazione è una missione da compiere (cf. EG 273) una impresa da portare a termine (Gdt 8,32): c’è una storia da fare, insieme al Signore, insieme agli altri, spendendo la vita nell’amore. La storia, la vita, la vocazione si fa nel concreto di un presbiterio, di una comunità di vita consacrata, di una determinata missione, di una comunità monastica, di una consacrazione a servizio di una precisa Chiesa locale nella quale si è colto l’invito a darsi la vita, reciprocamente.

(Don Michele Gianola, Direttore UNPV)


In accoglienza dell’invito espresso recentemente da parte del Vescovo Giampaolo, affinché ciascun sacerdote – con il supporto degli operatori delle Unità Pastorali e delle parrocchie di riferimento – possa dedicarsi attivamente all’animazione vocazionale, il Centro Diocesano Vocazioni ha predisposto una serie di materiali, che, da un lato, possano fornire degli spunti contenutistici e, dall’altro, possano suggerire delle ipotesi di preghiera e di lavoro per le comunità e per le singole realtà esistenti all’interno delle stesse: il tutto sarà disponibile, a partire dal giorno giovedì 28 aprile 2022, accedendo alla sezione ‘Materiali Animazione Vocazionale‘ del presente sito.

“La santificazione è un cammino comunitario da fare due a due”

Veglia Diocesana di Preghiera per le Vocazioni (13 maggio 2021)

“Nessuno può sperimentare il valore della vita senza volti concreti da amare. […] perché la vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza; ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà“. Si tratta di un messaggio in apparenza semplice, ma assolutamente radicale, quello che papa Francesco ha voluto trasmettere in occasione della recente Giornata Mondiale di … Continua a leggere “La santificazione è un cammino comunitario da fare due a due” »