Homework: studio e amicizia vera

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Per amare Dio bisogna amare ed aiutare il prossimo, a partire dagli amici e dalla compagnia che ci ritroviamo a fianco. È questa la certezza che emerge a conclusione della prima settimana di “Homework. Restate liberi”, la proposta di aiuto allo studio organizzata dal Centro Diocesano Vocazioni e dal Seminario di Chioggia nei propri ambienti. L’iniziativa coinvolge una ventina di ragazze e ragazzi dagli 8 ai 16 anni, tra cui i giovani del gruppo Sicomoro, impegnati in una settimana di convivenza negli spazi del Seminario. Accompagnati nel completamento dei compiti delle vacanze, gli studenti assaporano un clima di vera e attenta amicizia, con lo sguardo fisso all’amore di Dio.

Dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.15, i ragazzi sono affiancati e guidati da studenti universitari, pronti ad aiutarli tanto nelle materie scientifiche quanto in quelle umanistiche. La mattinata inizia – e non potrebbe essere altrimenti – con la preghiera nella chiesa del Seminario, dove don Giovanni Vianello, rettore del Seminario, propone la lettura del Vangelo del giorno e una semplice meditazione. Si prega cantando e «Ho un amico grande grande» è già diventato il brano preferito dei ragazzi, un vero e proprio “tormentone”.

La giornata prosegue con un’ora dedicata alla preparazione del ritorno a scuola e dopo tanto studio, arriva il meritato momento di una pausa. Negli ampi spazi all’aperto del chiostro del Seminario i ragazzi possono fare merenda, giocare assieme agli animatori e fare visita a Coco, Rita e Bepino, i tre pappagalli che hanno trovato asilo in seminario, ormai diventati le mascotte di “Homework”. Dopo la ricreazione, riprende l’impegno sui libri, che i più giovani affrontano con grande dedizione, nonostante il caldo e il desiderio ricorrente di svagarsi con gli amici. Merito degli animatori, che li accompagnano senza mai farli sentire abbandonati a sé stessi, stimolandoli affinché scoprano la bellezza insita anche nello studio.

Secondo Gabriele, uno degli universitari che animano “Homework”, «questa esperienza di studio insieme è un bel segno specialmente in questo periodo segnato dal Covid-19, durante il quale molti ragazzi sono stati impossibilitati a seguire le lezioni con i propri insegnanti». Un bel segno anche per gli universitari, per i quali questo servizio diventa un’occasione stupenda per seguire l’esempio di Cristo. «Però non è facile – racconta Gabriele –, è una sfida dover studiare assieme dovendo mantenere le precauzioni previste. Un’altra sfida è dover adottare un punto di vista diverso per poter andare incontro alle necessità dei bambini: per aiutarli a capire alcune cose bisogna sapersi immedesimare nei loro pensieri. Questo tempo di studio assieme diventa un’opportunità per noi di diventare un po’ come bambini, di adottare un punto di vista più semplice. Ma non dobbiamo fermarci qui, la sfida vera è quella di riutilizzare questa visione anche al di fuori dell’ambito dello studio e iniziare a vivere la nostra vita un po’ più con quello sguardo semplice e quell’amore puro che i bambini ci insegnano».

«Mattone su mattone viene su una grande casa» cantano pregando ogni mattina i piccoli studenti. Si può ben dire che la basi poste fin qui siano davvero incoraggianti. “Homework. Restate liberi” proseguirà per un’altra settimana, fino a venerdì 28 agosto.

Alvise Renier